sabato, dicembre 24, 2016

tv story 2010




Sebbene non ci sia un punto preciso viene definito il 2010 come l'anno in cui la transizione dalla TV analogica a quella digitale e' stata compiuta.

Il digitale offre vantaggi innegabili e la possibilita' di veicolare lo stesso messaggio su media diversi aprendo molte porte.

Inoltre permette, abbassando la qualita', di fornire molti piu' canali, un audio nettamente migliore  e l'accesso condizionale in maniera semplice e sicura per il provider.

Inoltre mentre nel campo dell'analogico hai dei paletti come il fatto di consumare, per il PAL,  6Mhz sia con un segnale buono che uno cattivo: il canale e' sempre della medesima qualita' (in digitale bitrate). Si e' costretti a consumare una tonnellata di banda per l'HDTV perche' costretto alla massima qualita' di trasmissione.

Nel digitale non e' cosi': la qualita' di trasmissione e' slegata dal formato: e' possibile inviare un segnale 4K con la qualita' da far rimpiangere una vecchia VHS oppure inviare un 576 con una qualita suprema.
Istante per istante.
Si potrebbe decidere di inviare pubblicita' splendente su di una trasmissione pessima.

Il multicanale audio e' previsto e non e' un matricione come il sourround.

In generale e' una miglioria ma soprattutto viene usato per promettere il FullHD (decoroso con 200Mbps) con un canale da 4Mbps. Infatti esiste un problema: i TV economici cinokorean da 2 soldi che si sarebbero dovuti comprare con raster 576 la follia collettiva li ha desiderati 1080.

Cosi' in condizioni normali fanno pena per 3 motivi.

La qualita' del rescaler. Dovrebbe infatti costare piu' del TV stesso.

Il raster “americano”  che in condizione di perfezione dovrebbe al massimo trasformare il 576 in 480 (nyquist)

il pubblico che pensa che la SD (chiamata cosi' ingiuriosamente) sia roba vecchia perche SUL LORO TV si vede penosamente rispetto alla FullHD.

Cosi' il pubblico dopo essersi suicidato con un TV impossibilitato a scalare accetta come GRANDE miglioria un segnale povero ma idoneo al TV strambo.
Il digitale permette anche questo.

In pratica il digitale ha donato GRANDE plasticita' e miglioria ma ovviamente qualche peone si e' opposto.

In Italia siamo partiti in maniera bizzarra: i migliori marchi vendevano TV con il tuner digitale gia da tempo, un paio erano facilmente upgradabili e uno addirittura accettava nello slot sul retro la cosa da 15 anni.

Ovviamente con il fatto di volere il coso piatto a poco ma con tanti piCSel ha ritardato la cosa.

Il governo dopo un rinvio di 2 anni  per la cessazione dell'analogico (avrebbe dovuto essere nel 2006) ha nicchiato definendo prima il 2008 ed infine il 2012.
Per l'italia il domani e' il lustro che viene.

Cosi' al momento del comprare la GGente preferiva un bizzarro HD korean da 20” che un tv digitale.

Inoltre fino all'ultimo il pubblico non ha comprato i sintonizzatori esterni per adattare le tv, alcune comprate poco prima. Quando poi e' arrivato il momento che gli han fatto sparire un programma nazional popolare disponibile da anni in simulcast ed e' stato un dramma.

Ovviamente come tradizione di un popolo bue la colpa e sempre degli altri: oggi e' della Merkel e all'epoca eran colpe di Berlusconi.

Infinite discussioni sentite perche era COLPA di berlusconi e del perche' "ci avrebbe guadagnato" imponendo il digitale.
Nessuno che si chiedeva cosa costa un'infrastruttura di trasmissione completamente da rifare. La RAI nel 2008 chiese infatti un'aumento del canone, mai rientrato, giustificandolo come necessita' per il refitting digitale.

La solita ignoranza italiana che si oppone alle migliorie.

Per lo stesso motivo compra nei supermercati scoprendo solo a posteriori che non solo alcuni TV non erano digitali (la sigla differiva di una postilla) senza chiedersi perche' costavano meno che nei negozi.

Altri facevano la stessa esperienza sempre nella nella GDO scoprendo che la sigla era la stessa ma per un mercato diverso e l'accesso condizionale (CAM) italiana non funzionava.
Altri scoprirono che la HDMI era zoppa, ma questa e' un'altra storia. Chiedersi perche' costavano meno che nei negozi era troppo difficile PRIMA di acquistare?

Comunque il nostro Switch off avvenne nel 2012 insieme a Grecia, Bolivia Lituania. Le nazioni europee avanzate ci avevano bagnato il naso ancora e solo la GB che aveva pero' tramissioni in Nicam&c di qualita' estrema, che non voleva mollare,  transito' con noi.

Al massimo dovevamo dare la colpa a belrucau di averlo ritardato di anni, non di averlo imposto come dicevano i compagni della merenda rossa.

Ma si sa bisogna dare la colpa a qualcuno tutti i giorni per sentirsi migliori quando invece si e' una M.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ricordo ancora il primo TV "HD Ready" che capitò nel mio appartamento di studente. Non l'avevo comprato io, ci tengo a precisarlo. Fu un momento imbarazzante quando la RAI mandò la prima trasmissione in HD e sintonizzandoci sul canale comparve la mitica scritta "Per ricevere le trasmissioni HD è necessario un decoder HD". Ho riso per due giorni

MareNostrum ha detto...

In Campania lo switch-off avvenne nel Dicembre 2009.

Esclusa la gestione rocambolesca dello switch-over, cioè il passaggio totale al digitale senza step intermedi con giorni di schermo nero, evitabile visto le trasmissioni sperimentali fin dal 2006 (Mediaset, ma anche RAI per breve tempo), ma interrotte qualche mese prima; fui molto soddisfatto.

Dopo pochi mesi venne risolto anche il problema interferenze con la pioggia e, benché si possano avere dubbi sulla qualità per eccessiva compressione, ho notato un miglioramento del servizio sui miei modesti apparecchi come il passaggio dalla notte al giorno.

L'unica vera mancanza è un EPG sempre più trascurato, e da un anno completamente assente sulla RAI, forse fatto per evitare il proliferare di apparecchi come il DreamBox. Peccato perché avrebbe reso la videoregistrazione un gioco da ragazzi, ma ostacolata prima dal DVD e poi dal digitale ora è diventata più macchinosa senza alcun motivo.

Speriamo che il DVB-t2 sia un ulteriore miglioramento palpabile e ci regali un formato compatibile alla fonte con il raster nativo del nostro TV.

Mi chiedo solo se non sarebbe stato possibile implementare i 2 standard in modo retro-compatibile, senza dover buttare in discarica milioni di TV. A volte penso che sarebbe cosa buona e giusta dotarsi solo di un apparecchio di riproduzione video puntando sulla qualità e lasciare tutta l'elettronica di comando separata in modo da sostituire solo quest'ultima; insomma l'antitesi della Smart TV e della sostituzione di tutto l'apparato per un mero aggiornamento software.

Ilaria Rosiello ha detto...
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