martedì, settembre 20, 2016

sesso e WA







Sono successi due casi questa settimana abbastanza importanti per i nostri media.





Importanti per due motivi:

il primo motivo come al solito è che la gente non fa abbastanza sesso e quindi bisogna parlarne magari utilizzando cose pruriginose. Puoi rubare gli italiani tutti i giorni facendo finta di andare a lavorare MA, per finire veramente sul giornale, devi farlo nudo. Il super tabu' tira sempre.

Il secondo motivo è che qualcuno ci ha lasciato la pelle. La morte ovviamente è sempre, soprattutto se legata a qualcosa di pruriginoso un bell'articolo di prima pagina.

A tutto questo è agganciato il bonus pack di Internet: luogo oscuro di perdizione e male di tutti i mali.

ecco quindi il mio post particolarmente lungo e contorto


Con queste premesse non poteva che essere un grandissimo successo di pagine è una grandissima vendita pubblicitaria sui siti, tv, giornali che ne trattavano.
Entriamo nello specifico:


una ragazza decide di fare sesso con un amico e oltre ad essere particolarmente attiva decide di riprendere il video e fornirlo a terzi. Inutile dire che in breve periodo diviene virale soprattutto perché pare che fosse molto cool. Era tanto rampante che molti siti ne parlavano e supponevano che fosse un video virale che pubblicizzava l'entrata in servizio di una nuova pornostar.

"Stai facendo il video? Bravo!" diventa un tormentone e su ebay vendono persino magliette e gadget riportanti la fare porcellona.

Dopo aver scoperto che ovunque andava gli facevano degli applausi la ragazza pornostar si è sentita un po' cogliona al che, dopo aver chiesto ad un avvocato cosa fare, si è suicidata.

La seconda e' abbastanza simile, dal mio punto di vista.

Una ragazzina si stona grandemente con tonnellate di alcolici, forse anche con qualcos'altro. Finisce in bagno mezza rintronata al che, un albanese che passava di lì con la morosa a settecento kilometri di distanza, decide di dare una pompatina ad una moribonda.

Come guarnizione di una serata da dimenticare le conoscenti, dicono amiche, in un attacco di selfite decidono di riprenderla in non-azione.

Siccome sono delle fan di WA (l'IM dei coatti di serie B) se lo scambiano come figurine per analizzare la performance dell'amica.

La mattina questa trova nella propria workstation un messaggio con il video girato e da fuori di zucca.

Anche in questo caso i nostri media fanno la gara a mettersi nella posizione del politicamente corretto nonostante pensino quello che pensano i coatti. Allora li vedi fare dei balletti intorno al “vogliamo bene a tutti” decisamente fuori luogo. Infatti le notizie sono riportate con una dovizia di particolari decisamente predominante nell'ambito del pruriginoso e meno in quello fattivo. Per non parlare di chi, mesi prima, aveva calato merda sul personaggio-pronostar.


I coatti continuano a dire che erano due troie e se la sono andata cercare. Magari non dicono proprio così ma il concetto comunque è quello, perché una donna seria non può essere porca. Mi piacerebbe che la loro morosa fosse santa con loro e porca con me. Mi piacciono le donne che sono porcelline.


I benpensanti cercano di castigare i coatti oppure intavolare discussioni su antichi piani di lettura come rispetto, sessualità, capacita' di gestirsi e bon ton. Dopotutto benpensano, non sono in grado di pensare davvero, chiusi nei loro recinti di polvere.


I modernisti, che sono i benpensanti che si sentono evoluti, fanno grandi tirate sul fatto che un video porno oggi non dovrebbe essere importante e che un domani, con l'avanzare della societa', non sara' piu' cosi' importante. Tutti fanno foto ose' e qualcuna ci scappa e per loro non e' importante. Salvo di aver passato 15min a rasponarsi con il video in questione.


sono tutte STRONZATE.

Per i modernisti chiedo: uno che si riprende mentre ubriaco vomita nel cesso oppure fa qualcosa di epicamente idiota anche per il “sentire” del domani e' in idiota, un additato o uno segnato. Che prospettive ha per un posto da dirigente o di contatto con il pubblico?


Ricordiamo che facebook gia' oggi riconosce la tua faccia nelle foto?

Ricordiamo che la realta' aumentata non e' piu' una tecnologia zoppicante degli anni 80?


Cosa succede se il tuo “i-coso 9 galassia Stronza” ti dice, entrando in negozio, che la commessa ha un porno online e accessibile?
Come datore di lavoro non vorresti sapere se il tuo possibile collaboratore e' un idiota o e' in grado di lavorare bene?

Oggi lo puoi VEDERE.


il problema sempre quello: cultura.

Continuiamo a massacrare i nostri studenti con cose assolutamente inutili. Per esempio mi ricordo la lettura in classe del Manzoni: uno stracciamento di palle infinito.

Il libercolo dai toni leggeri ma assai, per l'epoca, affilato in pochi capitoli guadagna una perdita di coerenza, da metà in poi e' una vaccata. All'epoca lo lessi in mezza giornata, carino, ma nettamente inferiore a quello che stavo leggendo. Leggevo un libro alla settimana. Non parliamo poi di quando si studiano lingue antiche come Dante o peggio ancora quel latino che io odio.

il mio odio del latino non nasce dal fatto che io odi il greco, il latino, l'indi, il rumeno o financo l'egiziano ma il fatto che possono o meno servire per completare una persona nel mondo odierno.


In compenso escono dalle scuole, ancora mi è capitato pochi mesi or sono, ragionieri che sono incapaci di utilizzare l'utensile principale della loro attività: il computer. Un ragioniere oggi passa la sua esistenza davanti a un solo strumento che deve comprendere il più possibile. Ancora adesso escono ragionieri che non sanno cos'è un sistema operativo e hanno dei problemi con il copia & incolla.

Come fanno a garantire che il lavoro venga svolto correttamente? MISTERO!


In base a queste due affermazioni posso tranquillamente dire che sia le amiche idiote che la morta se la sono andata cercare.

Lo so, è cattivo da dirsi, si rischia di sputare sui morti, e sui morti i benpensanti non oserebbero parlarne male o udire qualcuno che lo fa mentre muovono ritmicamente la mano davanti a quel video.

A me non frega niente ma vediamo perche' dico queste cose così cattive

Tutto in realtà parte da un piccolo problema che e' la scuola: ancora due mesi fa gente al governo auspicava una maggiore presenza di valori autarchici e di cultura come la intende l'idiota Franceschini.

Se la storia e la cultura locale sono sicuramente delle pietra angolare non bisogna però tirar su l'intera casa usando un singolo mattone. Esistono persino le finestre.

L'inglese, ma soprattutto i computer, sono così pervasivi che forse forse bisognerebbe parlarne.


Tanti anni fa quando io e un certo signore (Finito persino da Obama ma mai tornato in italia) dicevamo che i computer sarebbero entrati in tutte le case perché svolgevano azioni che sarebbero potute servire a tutti ci guardavano come fossimo stati due imbecilli. Ci deridevano.

Infatti nessuno capiva perché avrebbe dovuto comprare una cosa chiamata computer.

Un computer in casa non serve a nulla!

Noi, dal lato contrario dello specchio, non capivamo perché la gente non dovesse essere proprietaria di almeno un paio di computer. In casa sarebbero stati utili.


Gli anni sono passati i computer sono diventati più potenti, e si sono diffusi diffusi un pochino. Intorno agli anni 90 esistevano computer per tutte le tasche tutte le forme dalle potenti workstation ai personal computer e persino i tablet.

Quando dicevo ANCORA che tutti avrebbero avuto un computer nonostante negli uffici fossero ormai diffusi, quanto sottoutilizzati, non solo mi deridevano ma mi davano del pazzo se provavo a proporre l'invio di una e-mail al posto di un fax. Il santo FAX. Un computer con scanner e stampante integrata. Spesso mi chiedevano come facevo a mandare le foto con il fax: il manuale istruzioni, no? Per gli idioti avevo un fax “potentissimo” che mandava le foto ditterizzate. Sciacciare il tasto halftone era, HuarG!, bestialmente difficile.

Un computer non serve a nessuno. Vero?

La scuola, notoriamente indietro, era rimasta alle guerre puniche: per mandare un messaggio necessaria una staffetta che corra attraverso il campo di battaglia. La posta non era ancora stata inventata e Meucci, per i miei insegnati, era uno strano.

Ma soprattutto per far di calcolo in alcune sQuole era vietata la calcolatrice scientifica: Harg, chissa' cosa poteva fare. Io che la usavo con i versori i prof non capivano i miei passaggi e pensavano che avessi copiato: da dove non si sa.

Negli anni 90, ormai ero nel business, vendere un'attrezzatura tecnologica una scuola era un problema visto che nel 90% dei casi ho finiva in un cassetto oppure veniva rovinata dagli insegnanti che non sapevano la differenza tra la manopola del volume e la potenza massima. No signora, l'affondo della manopolo non e' la potenza massima lo pensano solo gli ignoranti. E se dopo averglielo spiegato in termini matematici comprendo che lei e' una poveretta visto che dovrebbe insegnare una materia che non e' in grado di maneggiare.


Insegnanti scelti in base a uno strano sistema che favoriva i più stolti, i meglio disposti verso non si capisce cosa e altre amenità che poco avevano a che fare col mondo dell'istruzione.

Lo Stato aveva quindi un problema: introdurre una nuova generazione di insegnanti pronti alle tecnologie degli anni 80 avrebbe voluto dire, nel 2000, licenziare tutti. Di fare corsi di aggiornamento non se ne parlava proprio perché venivano spesso tenuti da altri personaggi altrettanto fermi alle guerre puniche. Un muto che racconta ad un sordo.

Di aggiornare il percorso formativo era impensabile con questi idioti che si atteggiavano a professori.

Nel frattempo però le tecnologie andavano avanti e nel 2000 hanno cominciato a costruire delle enormi Workstation potentissime che si potevano tenere in tasca.. I nuovi telefoni cellulare non erano più dei banali telefoni che avevano perso il filo, come succedeva prima, ma erano degli enormi centri elaborazione dati schiacciati dentro nella forma di un pacchetto di sigarette.

Guarda caso il sistema operativo a bordo degli smartphone è lo stesso che si usa in computer che sono grandi come un caseggiato.

Questo cambia tantissimo il paradigma dell'utilizzo dell'oggetto perché non si tratta più di un banale telefono ma si tratta di qualcosa di molto piu' GROSSO dei personal computer che sono distribuiti negli uffici.


Se guardiamo in quest'ottica, quella nella quale questi oggetti non solo sono estremamente potenti ma sono maledettamente interconnessi, e cominciamo a pensare che siano stati dati in mano a delle scimmie impreparate abbiamo la certezza di una serie di disastri incombenti.

Nel primo caso abbiamo una ragazza che non riesce a capire che cosa sia Internet ma ne è connessa 24 ore su 24.




Nel secondo caso abbiamo delle ragazzine che non solo sono connesse 24 su 24 ma sono anche un po' giovani.




Queste tecnologie abbastanza complesse solitamente vengono limitate ai minori o agli incapaci.

Prendiamo per esempio il mondo delle automobili:

devi avere una patente per qualsiasi mezzo motore.

Devi avere un'assicurazione che paghi gli altri se tu fai una cazzata.

Devi avere una certa età pe poterli possedere e o guidarli, 14 anni per un cinquantino, 16 per la motoretta e 18 per l'automobile.




Una workstation può fare più danni di un'automobile e quindi non vedo perché non abbia le stesse limitazioni: la patente e un minimo di età.

Quanto il mio vicino di casa, dotato di due figlie, ha fornito loro connessione e computer portatili io sono rimasto un pochino perplesso: dare tale potenzialità a una bimba di 10 anni senza supervisione e', secondo me, assolutamente errato.

Equivale un po' a dare in mano un'automobile ma soprattutto a lasciarla con quel mezzo nel luogo più malfamato della città più malfamata.

I risultati non si sono fatti attendere anche se il genitore ha visto solo la parte che sporgeva dell'iceberg e che interessava a lui: il virus sul PC. I grossi peni di 50cm invece erano nella cache del browser. Siamo sicuri che 10 anni siano ok per un pene da 50cm?




Successivamente bambine sono state fornite di uno smart coso. Io come informatico sono rimasto inorridito.




La cosa più assurda è che nessuno ci fa caso.

“tanto cosa vuoi che sia? E' solo un telefono!”

No mamma idiota, non e' un telefono e' piu' potente di una worksation indigo irix e rileva almeno 300 informazioni di sua figlia.

In piu' e' connessa SEMPRE.

Un telefono portava 2 sole informazioni (se ci sei e la tua voce) SOLO se lo volevi in maniera SEMPLICE. Se non rispondevi nessuno sapeva nulla.




Questi oggetti hanno un notevole potere di sofferenza che si manifesterà negli anni se non si pongono adesso le basi.




Per esempio è possibile sapere attraverso la lettura dei dati contenuti all'interno della workstation tascabile se uno è malato o meno anche se il possessore non è ancora consapevole della cosa.




Ancora e' possibile sapere se conosci qualcuno o sei in procinto di conoscerlo ancora prima che le persone fisica fanno conoscenza.




È possibile sapere se una coppia di possessori dell'oggetto poco conosciuto cesseranno la relazione che li unisce con tre mesi di anticipo con uno scarto ridicolo.




Possiamo sapere quando sei predisposto a spendere, per lo stesso servizio, il 15% in piu' del prezzo di mercato.




Queste non sono cose inventate lì per lì da chi sta scrivendo queste paginette stupide ma sono studi fatti dal team di ricercatori che hanno a disposizione i dati che vengono trasmessi o che sono contenuti da questi oggetti. Sono test fatti e alcuni certificati da universita' con dati inferiori a quelli che beve WA.




L'utilizzo errato di questi oggetti è molto pericoloso soprattutto se lo vediamo nell'arco del tempo di circa 15 oppure 20 anni. L'accumulo di queste informazioni stratificate in un arco temporale così elevato potrebbe addirittura cambiare il mondo più di quanto lo fatto l'introduzione dei computer stessi.




In una situazione di questo tipo è incredibile, assurdo, che una scuola non fornisca le basi per comprendere cosa ci trasciniamo dentro le nostre tasche. Certo sembra un oggetto banale, inutile e assolutamente innocuo.

Non lo è.

Lasciarlo in mano ad un bambino o ad una persona ignorante e' come lasciare in mano una lama affilata. Un genitore non lascerebbe giocare un bambino con un coltello, perche' un cellulare si?







Torniamo ai casi di cronaca che sono appena succeduti ma che non sono stati compresi.

Il primo caso è quello di una mentecatta che ha fatto il sesso che voleva, e qui sono letteralmente caxxi suoi, ma ha dimenticato, o meglio è ignorante, cosa e' una worksation.

Il fatto che una copia digitale si produca con 2 click è assolutamente nella norma e una volta lanciato un video che può essere considerato piacevole o virale si diffonde più o meno velocemente attraverso gli anni e le persone.

La ignorante in questione ha pensato che un video trasmesso su Internet, come fosse una vecchia telefonata, andasse da punto a punto. Come mostrare una vecchia foto nella quale la cartolina rimane sempre in mano tua. Nel mondo digitale iper connesso ciò non è assolutamente vero una volta che fai vedere una cartolina è praticamente lanciata nel lago con milioni di copie. Se verrà diffuso non è dato sapere.




Nonostante queste premesse la mentecatta si rivolge a un'altra mentecatta che si chiama avvocato. L'avvocato in questione anziché dargli una pacca sulla spalla e consigliargli di alzare spallucce perché, comunque, non avrà mai una fine, gli consiglia di far causa a tutta una serie di gente, principalmente multinazionali, che parlano di lei. Cattive multinazionali! andiamo a spaccare le vetrine di McD!




L'avvocato evidentemente ancora ferma parlare di latino, che gli hanno insegnato benissimo a scuola e che non gli è servito assolutamente ad un caxxo.

Nel nuovo mondo chi parla latino e' fottuto.

Infatti utilizza anche parole arcaiche dichiarando: “Ci siamo appellati al diritto all’oblio”.




Bella la parola oblio, sembra tanto quelle poesie dei maledetti che erano strafatti.

La stronza però dimentica “in toto” che un eventuale rimozione coatta da parte di alcuni motori di ricerca non serve ad un tubo.

Esistono TANTI motori di ricerca che non solo non sono nazionalizzati (yandex?) ma addirittura, come avviene per emule, sostanzialmente infiniti quanto la rete. Perché la rete non è semplicemente, come pensa l'avvocato, un editore e un lettore ma è molto più ampia visto che ogni persona è automaticamente l'una e l'altra cosa e in caso di peer to peer la cosa si complica ancora.

L'oblio non serve che alla parcella dell'avvocato.




Stessa identica sorte alla poveretta stuprata: L'unico che puo' portare in tribunale e' l'albanese (di lui non e' dato sapere altro).

Le amiche ovviamente sono cresciute nel contesto che tutto va ripreso: il cibo, il water, la faccia deformata del moroso. I video sono cool soprattutto se sono corti, 4k e ben sgranati, cosi' puoi spiegare all'amica cosa sta vedendo nelle macchie.

Ecco perche' riprendono la scena, sono delle povere cerebrolese che cercano la idiot-stick mentre pensano a cosa potranno raccontare alle amiche alle quali hanno inviato la clip. “era un extra nerboruto che pompava claretta! Lei aveva una t-shirt di guess e lui dei lewis. Le scarpe….”

A conferma che siano delle cerebrolese, oltre all'uso di WA, il fatto che l'avvocato ha affermato che “non si sono accorte” di averlo inviato e, aggiungo, ripreso, memorizzato e rivisto 4 volte..


Ecco il problema:

il 53% degli italiani non sanno neppure leggere.

l'80% degli italiani non sa neppure i meccanismi base di internet

ma tutti possiedono una workstation potentissima in tasca connessa 24/24.

Io ho paura.

Il successo di whatsapp la dice lunga sull'ignoranza digitale.

Usarlo mi farebbe PAURA. Chi non ha paura e' perche' e' stolto. Infatti le “amiche” avevano tutte l'IM degli idioti digitali.

Nessuno ha spiegato loro quale sia la differenza fa un icq, un irc o un idrovora da pagarsi in natura. Sarebbe una materia obbligatoria alle medie.
Eppure, se guardiamo, a nessuno frega nulla.
Nel 2001 era successo il primo caso di condivisione di una certa risonanza, forza chiara.

Una ragazza carina veniva filmata e condivisa mentre faceva sesso. Anche in quel caso gli avvocati presero tanti soldi.

L'avvocato narrava di poter fermare i “siti” che lo condividevano mentre era la regina di emule. Ha avuto successo bestiale nel rimuoverlo: Il video gira ancora oggi. Mi piacerebbe conoscere chiara e chiedergli diverse cose sull'avvenimento e sulle conseguenze. Ci sono comunque cose piu' oscene in rete: lo spot della Fiat 500 e' un potente esempio.

Non parliamo dei bambini, fatto di pochi mesi orsono, che deridevano nel video registrato in classe il proffo e si scambiavano la figurina via, guarda caso, WA. Non hanno neppure l'eta' per firmare il contratto idrovora che comporta in automatico la detenzione nelle patrie galere.


Ma cose simili erano gia' successe tanti anni prima in stati piu' evoluti del nostro.

Adesso noi abbiamo un'accelerazione.

Prima ogni 2 anni

Poi ogni anno

Adesso ogni 6 mesi.

Arrivera' il momento che sara' ogni mese.

Infine tutti i giorni

Saranno contenti gli avvocati che intenteranno cause contro i fili del telegrafo o l'etere e di conseguenza a Dio. Anzi a Deus, ma poi si confondono con deux ed infine vanno a teatro.


Il grooosso problema e' che ci si fossilizza per quelle che alla fine sono banalita' informatiche conosciute, in formato testuale, dalla notte dei tempi. Da quando si faceva il C&P dei messaggi minatori dei rari stupidi che per errore accedevano al mezzo negli anni 80. Lo sputtanamento sul forum era un classico.

Cosa succedera' quando ci si accorgera' che queste scimmie, oltre ai loro atti sessuali, avranno condiviso la vita di tutti noi attraverso incaute installazioni di programmi idrovora mascherati da IM come WA che si beve, fra le tante cose, l'intera rubbrica del telefono?

Oppure il cloud, parolaccia totipotente, modaiola e incompresa che tanto ognuno la racconta in maniera diversa e megagalattica? Ricordiamo che significa banalmente “il computer di uno sconosciuto”?
“mettilo sul cloud” a me fa ridere o preoccupare.

Che potere ha chi sa TUTTO di tutti?

E con TUTTO intendo dire che condivide dati che non sono a conoscenza neppure della persona “spiata”.
Orwel era un povero coglione che non ha neppure immaginato un millesimo di quello che gli idioti stanno VOLONTARIAMENTE fornendo.


Pero' i giornali parlano, parlano di di cosa?

Del sesso.

Della punta dell'iceberg.

Forse chiedersi PERCHE' sia normale che uno condivida la propria colazione, un pompino, il MIO numero di telefono e lo stupro di un'amica con “il computer di uno sconosciuto” non sarebbe male.

Perche' non se ne parla??

Mistero.



PS

A) e' meglio potersi tirare un raspone con i fatti di cronaca

B) e' meglio pensare al futuro dei nostri dati e la sicurezza personale.

Il 90% degli italiani sceglie whatsApp!





5 commenti:

Anonimo ha detto...

noi tutti imploriamo che ti venga infuso il dono della sintesi.

ti aiuto.
Sesso e WA
Non erano maiale più delle altre, ma una doveva forse bere e sballarsi di meno senza perdere il controllo, e l'altra non doveva sottovalutare la potenza del video di un telefonino. Oppure, non lamentatevi se vi siete fatte le foto/filmini consenzienti, siete delle sprovvedute.

Morale:
O si impara la potenza dei mezzi o si impara a far spallucce ad ogni nuova tetta che salta fuori.
Diletta suicida? non credo.. farà come belen

blu-flame ha detto...

beh si, deve esserci la divininita' che punisce i miei lettori :-)
cmq si, il concetto e' che se dai un AK47 ad una scimmia non puoi aspettarti poi di rendere sicura la zona.

E siccome pare che non puoi negare la cosa (smartphone solo a chi li sa usare, -99% delle vendite) ci aspettano tristi momenti, non tanto per un paio di pornazzi, ma per l'accumulo dati fatto dalle scimmie nei nostri confronti.

PersonaMorale ha detto...

Una curiosità, la Chiara di cui parli è
"Chiara nel bagno dell'università di Milano"
"Paola Marta Andrea Chiara"
"Chiara di Perugia"
oppure
"Chiara ***** studentessa di Napoli"

(tra parentesi, parecchie fonti per tutte, non spariranno mai)

blu-flame ha detto...

se non ricordo male chiara di perugia. Occhio che sioccome all'epoca era minorenne con la legislazione attuale il possesso di quello che, a mio giudizio, e' una pietra miliare della rete italiana e' considerato pedoporno.
Mi dispiace per la persona in questione ma piu' che porno o pedo e' sicuramente un pezzo di storia e monumento ad andarci cauti con i dati.
Se chiara oggi avesse whatsapp sarebbe veramente ridicolo e da scriverci un libro.

PersonaMorale ha detto...

Penso tu abbia ragione: ci sono diversi altri filmati che hanno titoli come (xx fa come Chiara di Perugia), quindi al tempo doveva essere abbastanza nota.