martedì, agosto 16, 2016

TV story 1968




Nel 1968 la piccola  Sony pubblica finalmente sul primo televisore a colori trinitron.


Bisogna ricordare che all'epoca costruire un televisore a colori non era la passeggiata che è oggi.
Non esistevano delle parti predefinite da assemblare ma tutto doveva essere costruito e la parte più rognosa era il cinescopio: comprarlo altrove avrebbe voluto dire non essere competitivi.

Oggi costuire un cellulare lo puo' fare chiunque ma allora fare anche una banale radio FM erano gatte da pelare.

 All'epoca esistevano giusto due o tre aziende che avevano in mano di brevetti per poter fare cinescopi e Sony per evitare di trovarsi a dover pagare quelli che sono diretti concorrenti cerca una soluzione.

Ricordiamo che giapponesi avevano lo stesso standard televisivo americano e quindi il mercato giapponese e americano erano uniformi anche in virtù del fatto che i trasporti verso le due nazioni erano gia' piuttosto intensi.

Sony nel 61 compra i brevetti di un cinescopio chiamato Cromatron ideato da un premio Nobel ma che dopo anni di sofferenze per farlo funzionare (tanto da portare sony sull'orlo del fallimento) impone una svolta con un paio di modifiche sostanziali.
O la va o la spacca.



Anziché avere tre cannoni elettronici ne possiede solo uno con il vantaggio notevole di un abbassamento dei costi di realizzazione.
Nel 1968 infatti un cannone elettronico era una cosa piuttosto costosa da realizzare non essendoci ancora i robot.

Il cinescopio per come è costruito arriverà fino alla clamorosa chiusura delle vetrerie avvenuta improvvisamente. Ha diversi vantaggi che si manifesteranno negli anni e qualche svantaggio.

Ha una superficie cilindrica che è un grossissimo vantaggio dal punto di vista del marketing perché è possibile identificare un televisore della marca semplicemente osservandolo distrattamente.

 Permette un'accelerazione notevole che lo rende molto brillante che si va a sommare alla notevole luminosità data dalla griglia molto rarefatta.

Lo svantaggio è il fatto che la superficie cilindrica fa si che la proiezione sferica del cannone metta in difficoltà il fuoco e la geometria: in pratica avere un cerchio rotondo è sostanzialmente impossibile.

Nonostante ciò, forse per l'immediata possibilità di riconoscerlo, ha un grossissimo successo anche quando ci sono cinescopi meglio realizzati e grazie alle più sempre più veloci CPU sarà possibile, verso la fine, avere cerchi rotondi e messa a fuoco uniforme.

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