venerdì, gennaio 13, 2012

Race in the city


Premesso che La manifestazione in sé potrebbe anche essere divertente o simpatica ma lasciano molti dubbi i giornali, i giornalisti ma soprattutto gli italiani.

In questi giorni a Milano esiste una temperatura stranamente sopra la media. Quello che da queste parti è considerato un buon calduccio o per un abitante del sud Italia un freddo dell'accidente.
Però a ben pensare rispetto al freddo di un paese come Livigno o tre palle è sempre un bel calduccio.
È per questo che normalmente si scia in montagna si gira in pista in automobile in quel di Monza.
Ma non è sempre vero: quest'anno qualcuno ha avuto la grande pensata di mettersi a sciare nel bel mezzo della città milanese dove un fiocco di neve quest'anno non si è visto neanche pagarlo, come succede ogni tanto. Dopotutto sul cartello d'ingresso in città troviamo scritto Milano e non Bormio.
Per questa ragione i furbetti che hanno deciso di fare il campionato mondiale di sci hanno pensato di portare la neve per 70 km al parco Sempione con 20 enormi camion che girerà l'anno delle notti da martedì a venerdì.
La neve verrà prodotta artificialmente in un posto un pochino più freddo nella bergamasca, dovranno produrne giusto quelle poche migliaia di tonnellate, prenderle con enormi camion e trasportare quell'enormità mentre si scioglie giù fino a Milano.
Forse è inutile dire che trasportare 2000 t di neve per riuscire a metterne sulla pista lei circa la metà non è la cosa più ecologica del mondo.
La cosa divertente è che nessuno dei giornali che parla di questa manifestazione ha osato anche solo pensare che fosse una stupidata o che fosse dal punto di vista ecologico una grande stronzata.
Sarebbe molto interessante vedere dal punto di vista dell'inquinamento in cosa consiste metter su una microbica pista di soli 650 m in questa maniera visto l'impianto di produzione nella neve non andrà certo a pedali, i 200 volontari che spaleranno la neve non arriveranno tutti con la metrò in piazza castello, i costi del carburante per spostare una così grossa massa di neve, il gasolio del gatto delle nevi, i teli termici per evitare che si scongeli, i costi di manutenzione nascosti nei camion stessi (pensiamo solo al cambio olio) eccetera.

Di tutte le testate giornalistiche, circa una cinquantina, che hanno parlato dell'evento nessuna ha posto l'accento su questa cosa. L'unico motivo per cui questo può succedere e che in Italia, come già dimostrato in altre occasioni, l'ecologia è solo una moda passeggera e ci sta bene solamente quando fa sì che la scarpina che compriamo possegga un'etichetta verde che fa tanto trend di senza però che ci imponga costi superiori o qualsivoglia tipo di sacrificio.

EDIT:

Qualche pollo VERDOSKI voleva piantare un casino perché a sua opinione il manto di neve, ricordo largo due spanne, avrebbe portato subbuglio nell'ecologia di un piccolo parco all'interno di un inquinata città dove peraltro è tutt'altro che impossibile che nevichi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...bastava aspettare febbraio e ce n'era per fare una tappa del campionato del mondo di sci di fondo dalle Alpi a Napoli...