lunedì, dicembre 01, 2008

Fare aria?





Ancora una volta su questo veicolo tutti i commentatori pseudo ecologisti si buttano a pesce, parte una qualsiasi notizia finto ecologica che senza nessun pensiero si lanciano a pesce.

Che bello che bell0 che bello che bello!

Stronzate!
NON e’ da giornalisti proporre un comunicato stampa as is nato per far credere che l’energia non sia un problema.
L’ecologia sarebbe una cosa seria, peccato che si parli sempre dell’idea X risolvera’ i nostri problemi petroliferi o l’inquinamento.
TROPPO facile.
Per fare cio basta google news che non e’ umano e non porta a casa lo stipendio.
Il giornale non e' un semplige aggregatore di notizie, da anni esiste l'ansa, oggi un feed.
Il gionalista e' un RICERCATORE di notizie. Oppure sostituiamolo con un pc.




Proviamo ancora una volta ad avere un pochino di intelletto. Fisica delle elementari.

Molti di noi hanno provato a fare un'immersione subacquea scoprendo che le bombola e non sono propriamente leggere, all'incirca 1Kg per litro.
Dichiarando il volume della bombola 175 l ed il veicolo 220 chili verrebbe fuori che tutta la struttura peserebbe una quarantina di chili.
Ancora una volta questa strana fenomenale azienda ci spiega di che materiale sono fatti gli ufo visto che i vetri multistrato non dovrebbero andare molto lontano come peso.
anzi dimenticavo, ci sono anche 40 chili di aria compressa....

Parliamo poi delle energia necessaria a caricare questo siluro di acciaio, esistono anche di carbonio ma costerebbero così tanto da acquistare un'auto intera. VERA. Dimenticavo le bombole in carbonio hanno una durata molto limitata....

L'azienda bauer produce ottimi compressori per subacquei, sicuramente si può fare di più di efficienza contaminando l'aria compressa, ma non molto di più.
L'azienda in questione ricorda che il modello 320, non certo giocattolo visto che pesa 154 chili, deve usare un motore trifase non certamente utilizzabile in casa e lo utilizza per caricare tale bombola una potenza elettrica di ben 7500 W per la bellezza di 7 h circa sommando quindi 50 kWh.

Se l' autonomia dopo tale pieno d'aria fosse veramente 220 km, come scritto sul sito MDI, il costo per 100 km di mezzo euro, sempre preso da loro sito, rimane un pessimo esercizio di stile fantascientifico di serie B, quel tipo di romanzo dove la matematica viene distorta come la realtà.
La matematica del mondo reale ci racconta che parliamo di quattro euro per 100 km: sicuramente lo stesso costo di altri veicoli non certo nuovi con la stessa qualità e peso come l'apecar.


Poi rimangono veri tutti gli altri casini termici che accadevano sulla eolo.
http://allarovescia.blogspot.com/2007/12/eolo-la-calunnia-e-un-venticello.html
Come per esempio l'impossibilità tecnica con quel poco di energia contenuto della bombola di tenere semplicemente accese le luci di posizione.
Una bombola di del genere contiene circa 6 kWh di energia, i fari e le luci di posizione/ anabaglianti consumano circa 160 W e se sogniamo altri servizi di bordo come lo schermo LCD propagandato e i tergicristalli arriviamo facile facile alla soglia dei 300 W e che debbono essere obbligatoriamente alimentati dal motore, non vorremmo certo mettere una cinquantina di chili di batterie solo per questi servizi! Un normale alternatore da automobile possiede un rendimento variabile a seconda del numero di giri ma si può quantificare tranquillamente intorno al 50% fra turbina di raffreddamento e cinghia. I nostri watt e sono saliti a 600.
Il rendimento del motore ad aria dovrebbe essere all'incirca intorno al 50%. I watt che ci servono dalla bombola sono 1200.
Il mio contachilometri dice che in città, regno ideale di un'apecar, la velocità media è intorno ai 15 km/h.
Pur rimanendo al freddo, senza autoradio, senza ricarica per il cellulare, senza nulla e sotto la pioggia è abbastanza facile pensare che dopo una ventina di chilometri abbiamo prosciugato la bombolona grazie ai fanali.
Non ci venga in mente di accendere il lunotto termico: non riusciremo ad uscire neppure dal box.

Ricapitolando: abbiamo un apecar lanciata a 70 km/h (stando alla MDI), più pericolosa di un fuoristrada che almeno e' gommato diversamente, che consuma molto di più di quello che dovrebbe fare inquinando quindi parecchio.

Però è riportata come" colpa delle lobbies", "queste vetture catturano subito il cuore degli automobilisti," "qualcuno le ostacola"

Basta vaccate!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come non essere d'accordo?

Inoltre, ammesso che l'auto sia realizzabile e che non si tengano in considerazione le inefficienze della propulsione e dell'alimentazione, ha comunque poco senso per due motivi:
- non riduce l'inquinamento, semplicemente lo sposta a monte: i compressori sono alimentati ad elettricita' quindi dovranno essere costruite altre centrali elettriche per soddisfare il fabbisogno. Attualmente, essendo i bacini idroelettrici italiani ormai gia' sfruttati e non potendo garantire una produzione con solo le altre fonti rinnovabili (solare fotovoltaico, eolico, geotermico, ecc.), questo significherebbe costruire nuove centrali termoelettriche: l'inquinamento e' traslato dalle citta' alle centrali;
- non risolve il problema della mobilita': se lo scopo e' decongestionare il traffico caotico, la soluzione piu' adatta e' scoraggiare l'impiego di veicoli personali e promuovere invece l'uso dei mezzi pubblici. Ovviamente la promozione da sola non basta, deve essere accompagnata da una rete di trasporti capillare e frequente e, possibilmente, con prezzi ragionevoli.

So che e' aria fritta, discorsi ormai noti ed abusati, ma ogni tanto serve ripeterlo: finche' si continuera' ad aspettare l'auto "ecologica" per utilizzarla con lo stesso malcostume attuale (es accompagnare i figli alla e dalla scuola che dista meno di 1 km) non si risolvera' alcunche'.

elf

Anonimo ha detto...

http://tinyurl.com/5sd7b7