sabato, dicembre 02, 2006

I deficenti al potere!


Anche la viabilità oggi è in preda alla novità. Per quale losco motivo non c'è dato saperlo, i malpensanti dicono di saperlo benissimo, parlano di buste di carta con dentro altra carta...


Qualunque sia il motivo il risultato è alquanto tragicomico. Se l'idea principale pare essere devastiamo la città e facciamo incazzare il traffico, che già tanto tranquillo non è, i modi con i quali questi risultati vengono raggiunti lascia stupefatti.


La prima novità apparsa si chiama isola rotatoria, più banalmente chiamata rotonda. Si tratta di un oggetto molto in uso in Francia e in Inghilterra dove viene disposto dove vi è traffico ma comunque anche lo spazio per poterlo disporre. In Italia è stato deciso che qualunque incrocio doveva disporre della rotonda. Ci sono rotonde su strade percorse forse da dieci auto in una giornata. Ci sono rotonde piazzate in stradine di campagna che finiscono dentro un'aia. Ci sono rotonde in punti così stretti che le segnalazioni vengono asportate dai fianchi dei camion almeno una volta la settimana. Ci sono rotonde che per evitare una salita dei mezzi, pressoché inevitabile vista la strettoia ottenuta, con al posto di un dolce cordolo un'impressionante gradino, ovviamente adornato di accessori automobilistici, copricerchi in primis.

Così facendo quando capita di vedere una rotonda che incredibilmente smaltisce il traffico meglio della precedente situazione si prova una sensazione di irrealtà come quando si leggono delle grosse esagerazioni nei romanzi di fantascienza.

Dopo averci preso gusto le varie amministrazioni comunali si sono lanciate nella costruzione di piste ciclabili. Devono aver scoperto che nelle altre nazioni le piste ciclabili anziché essere un argomento contenuto nel codice della strada consiste in una serie di manufatti disposti per le città. Complice l'onda ecologista e il cambio colore delle giunte ci si ritrova la pista ciclabile appiccicata in qualche maniera al suolo stradale ovviamente a scapito di qualcuno, ciclisti compresi. Vediamo così tutta una serie di nuovi eco mostri: piste ciclabili semplicemente disegnate in marciapiedi dove nello spazio rimanente due persone, per esempio una mamma con una bambina, non ci passano.

Piste costruite con il cemento all'interno di sottopassaggi dove due biciclette che percorrono in senso opposto l'orpello non passeranno mai: forse prima della discesa è necessario installare un citofono per poter avvisare l'eventuale altro ciclista. Per il montaggio di questa novità si sono allargati i marciapiedi in zone dove, sinceramente, non era caso. Percorsi che finiscono dritti dritti nelle rotonde, godimento del ciclista, attraversano corsie di accelerazione, escono sulla via raso caseggiati, transitano dietro agli stop anziche' davanti ( prima ti stiro poi freno).

Il primo effetto divertente di questo montaggio schizzofrenico è rendere più pericolose le biciclette: non essendo fisicamente utilizzabile una risorsa pericolosa, inaccessibile e idiota, le biciclette continuano ad utilizzare la sede stradale divenuta più stretta.


Non contenti di tutto questo sfacelo, hanno cominciato montare una nuova struttura: i dissuasori di traffico. Inizialmente dovevano chiamarsi dissuasori di velocità ma basta guardare su qualsiasi cartello delle ditte appaltatrici per capire che con quest'oggetto non vorrebbero proprio che di li' passasse il traffico. Forse sperano che un manufatto riesca trasformare il traffico in un prato di montagna. Le ultime versioni di quest'orpello sono delle enormi piattaforme alte circa trenta centimetri che formano un'enorme gradino, spesso più alto del marciapiede, dell'eventuale pista ciclabile e del bambino che torna da scuola.

Il reale scopo di quest'affare non è molto chiaro, sono chiari invece gli effetti che provoca:

un aumento notevole dell'inquinamento, le macchine arrivano e frenano generando polveri di vario tipo, arrancano sull'orpello, e appena discesi per tornare a velocità normali schiacciano a tavoletta generando grandi quantità di inquinanti, la grande diffusione dei motori turbo a gasolio favorisce questo fenomeno.

Aumento del pericolo, non è un segreto che una variazione improvvisa di velocità causi situazioni pericolose.

Un'altra cosa che assolutamente non è un segreto e il fatto che un'autovettura che attraversa un simile ostacolo, anche lentamente, dovendo frenare genera situazioni assurdamente pericolose: dall'impossibilità di rallentare al testa coda.

Il fatto che alcuni di questi oggetti venga messo vicino a scuole è fonte di preoccupazione. Altra motivazione per per il quale il dissuasore è pericoloso è il fatto che i veicoli con rimorchio, bus compresi, leccano con i tubi dei freni quest'ostacolo rognoso.

Sfavorire gli utenti piu' deboli della strada: i vecchietti in bicicletta zigzaggano temerariamente su queste improvvisi ostacoli, i motociclisti perdono di direzionalita' oltre che ricevere un insaccatura delle spalle se guidano moto raccolte. Gli utenti dei bus si appendono alle maniglie come le pignatte sull' albero della cuccagna.


Aumentare i contenziosi del comune: se a 30Km/h si frena sin di un simile "coso" piegando un cerchio (o un telaio) superribassato chi paga?

Favorire la diffusione dei tanto contestati SUV: ho provato un' auto sportiva (omologata) che non riesce a scendere NEPPURE A PASSO D' UOMO da uno di questi cosi.

Ma il massimo sono gli sfigati traspotati dalle ambulanze!!!

Stiamo lavorando CONTRO di voi!


Dimenticavo, ci sono dei disastri al quadrato, delle rotonde con immissione dotata di dosso: quando piove le comiche (o forse... le tragiche?)

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