mercoledì, dicembre 13, 2006

Fotografia digitale: evoluzione




Fotografia digitale: evoluzione del marketing


una delle cose più scioccanti degli ultimi dieci anni non è evoluzione, enorme, che c'è stata della tecnologica digitale, ma bensì di come stata spinta al grande pubblico.
Prendiano il concetto della risoluzione fotografica:
prima dell'avvento fotografia digitale alta qualità alta risoluzione erano delle cose ben precise. Anche l'uomo della strada si lanciava in discorsi a proposito della qualità fotografica confrontando macchine blasonate, veri propri punti di arrivo, con macchine di ottima qualità.

Mai sarebbe accaduto di operare in confronto tra una reflex top di gamma ed una compattina da poche migliaia di lire.

I discorsi del bar, vertevano tutti sulla necessità di dover equipaggiare macchine fotografiche pesanti, anche dal punto di vista dei costi, con obbiettivi altrettanto virtuosi per poter ottenere risultati al di sopra di ogni sospetto.

Con il digitale si è sovvertito tutto ciò.
Ricordo ancora alla presentazione di una macchina fotografica minolta: un adesivo tutto colorato ricordava che la macchine fotografiche in questione era dotata di qualità fotografica.
La quantità di foto sensori di cui era dotata l'affare era 640 * 480 e pretendeva con quella magrezza di sensori di eguagliare una pellicola fotografica.

Due anni dopo alla presentazione del modello successivo con una quantità di foto sensori raggruppati in una matrice di 800 per 600 un'altro adesivo ricordava che quella era una risoluzione fotografica.

Neppure un anno dopo una pubblicità sul giornale ricordava che con una risoluzione fantasmagorica di 1024 per 768 era certamente una risoluzione fotografica. A questo. Sicuramente gli altri step ve li risparmio.

Tutto questo ampiamente confermato dalle riviste, fotografiche e non, intente a lodare la immensa qualita' di un fotosensore "identico" alla pellicola di mezzo megapixel interpolato.
Sempre con la frase "ormai di qualita' identica alla pellicola". Nessuno (o quasi: fotografare) che faceva il bastian contrario.

A questo punto qualsiasi personaggio che non sia un grosso esperto dovrebbe riuscire ad avere una confusione più totale. Bisogna aggiungere sicuramente che gli stessi passi compiuti fin qua dai sensori ccd, dal puto di vista delle etichette, di sono stati fatti anche delle stampanti simil fotografiche, che a tutt'oggi rimangono simil.

Quale sia la risoluzione fotografica necessaria per una foto paragonabile al "vecchio sistema" diviene simile al mistero di Fatima.

L'enorme spinta data dall'industria internazionale per operare la sostituzione delle macchine fotografiche basate su pellicola con quelle digitale ha creato dei veri propri mostri.
La massa di esperti e vecchietti che prima affollavano i negozi di fotografia solo per comprare un rullino e far sì che venisse introdotto direttamente dal venditore nella macchina fotografica, guai a riuscire a montare un rullino della macchina fotografica!, oggi compra macchine fotografiche che per essere maneggiate è necessaria una complicazione veramente notevole: è necessario saper usare un PC è necessario sapere che cos'è una crash è necessario conoscere un rapporto di compressione è necessario conoscere tutto una serie di nomi tecnici, per noi italiani, quantomeno esotici: JPEG, usb, link, FIREWIRE, card. E tutto questo va comunque ad aggiungersi alle conoscenze precedenti che sono COMUNQUE necessarie.

Si confrontano compattine mostruose con reflex multimionarie.... non capendo nulla come questo ignorante che pensa di essere un gran figo e dimostra di non saper neppre cos'e' una foto sottoesposta! Incredibilmente il cretino allega anche il grafico, forse non sa neppure a cosa serve (oltre a dimostrare la sua incapacita' ad esporre)!!! in una ha esposto per le alteluci, nell' altra per le basse. i diaframmi e/o la focale differivano... come caspita ha fatto a fare un confronto? ma daaaaaiiiiiiiii.


Comunque sia, come certi vecchietti che erano prima in difficoltà con la cara vecchia compattina riescano oggi ad utilizzare un affare digitale resta per me un mistero


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